RECENSIONE: “SPACE MINING AND MANUFACTURING”
DI DAVIDE SIVOLELLA
Martedì, 27
ottobre 2020
Per la terza
volta abbiamo il piacere di leggere e
recensire un lavoro di Davide Sivolella,
un ingegnere che ha dimostrato di essere uno
dei massimi esperti mondiali sul
Programma Space Shuttle.
Dopo le due e
approfondite opere sullo Space Shuttle
(1-2) offriamo al lettore una recensione sul
terzo libro dell’autore. Questa volta non si
parla di velivoli spaziali, ma ci troviamo
di fronte ad un’opera che prende in
considerazione una questione che diventa
sempre più di attualità: la possibilità di
estrarre e lavorare risorse naturali da
altri corpi celesti.
Il libro
“Space Mining and Manufactoring: Off-World
Resources and Revolutionary Engineering
Techniques” (disponibile solo in
lingua inglese), prende in considerazione le
tecniche ingegneristiche necessarie
all’estrazione di quelle risorse sempre più
rare sulla Terra e ancora disponibili
altrove nello spazio. A prima vista, questo
approccio potrebbe sembrare un “esercizio
di stile un po’ ambizioso”, ma dopo aver
letto il libro si evince che avremmo già le
tecnologie di base per poter
raggiungere con successo questo obiettivo.
Un obiettivo che, tra non molto, potrebbe
diventare una necessità.
Con grande
capacità di ricerca, Sivolella inserisce nel
libro tecniche e macchinari che ben
si presterebbero all’attività di estrazione
e lavorazione. Molti di questi fattori
ingegneristici sono in uso sul nostro
pianeta e potrebbero essere adattati al
lavoro nello spazio. Un approccio di
lavoro che l’Uomo ha già utilizzato
all’inizio dell’epopea spaziale.
Infatti, mentre
ora testiamo nello spazio tecniche,
tecnologie e ricerche che portano benefici
sul pianeta blu, all’inizio del lavoro umano
verso lo spazio, era la tecnologia terrestre
a portare l’essere umano verso
quell’ambiente extraterrestre.
Si rimane
piacevolmente colpiti da come già esista
molto di quello che servirebbe per svolgere
l’attività presente nel libro. Un altro
fattore di grande concretezza del libro
è la scelta dei corpi celesti che potrebbero
darci le risorse. Tra questi la Luna,
il nostro satellite naturale.
Questo è un
altro indicatore dell’approccio realistico
con il quale si vuole affrontare questa
questione. Molti esperimenti, in primis
quello relativo all’esperimento svolto dalla
NASA con gli astronauti gemelli
Kelly, hanno messo in evidenza come vi
siano limiti dell’organismo umano nella
permanenza nello spazio.
Dopo un anno a
bordo della ISS (International
Space Station - Stazione Spaziale
Internazionale), l’astronauta
che ha vissuto nello spazio presentava
anomalie e differenze importanti rispetto al
fratello gemello rimasto sulla Terra.
Uno dei veri
limiti verso l’esplorazione di Marte
ad esempio, è la durata di un’eventuale
missione. Sei mesi per arrivare, sei mesi di
permanenza e circa un anno per il rientro. 2
Anni nello spazio.
Si rimane sempre
un po’ scettici quando con troppo
entusiasmo, per la riuscita di un lancio
verso la ISS (350/400 km di quota), si parla
di viaggio verso Marte. La Luna con le sue
risorse invece è lì, a circa 3 giorni di
viaggio. 3 giorni contro 6 mesi. Si può
quindi, anche dal punto di vista della
tenuta del corpo umano, pensare di poter
creare delle stazioni lunari.
Il libro non
tratta di questioni etiche e legali, che
comunque esistono. Una scelta da parte
dell’autore, che ha voluto trattare questo
argomento rimanendo all’interno delle sue
competenze. Scelta che ha premiato la
qualità dell’opera, dandole credibilità e
alzando l’asticella dal punto di vista
tecnico a limiti notevoli.
Non possiamo che
consigliare la lettura di questo libro, che
merita a pieno diritto di trovare posto
nella biblioteca dell’appassionato di spazio
accanto ai libri precedenti.
È stata una
scoperta, una vera e propria epifania, che
ha reso cose difficilmente immaginabili dal
profano fattibili, e ha ridimensionato altri
tipi di missioni (ferme all’annuncio da
decenni) mettendole di fronte a quei limiti
che vengono spesso nascosti durante le
richieste di fondi.
“Space Mining
and Manufacturing” non ci regala solo una
visione o una prospettiva, ma ci mette di
fronte a tecniche e approcci già vincenti e
esistenti. Consigliato.
Emmanuele
Macaluso
Note:
> Recensione del primo libro
di Davide Sivolella: “To orbit and back
again: How the Space Shuttle flew in space”
http://www.cosmobserver.com/articles/reviews/006
to orbit and back again/to orbit and back
again davide sivolella.htm
> Recensione del secondo
libro di Davide Sivolella: “The Space
Shuttle Program: Technologies and
Accomplishments”
http://www.cosmobserver.com/articles/reviews/008
Davide_Sivolella/The_Space_Shuttle_Program_Davide_Sivolella.htm
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Titolo:
Space Mining
and
manufacturing
Sottotitolo:
Off-World
Resources
and
Revolutionary
Engineering
Techniques
Autore:
Davide
Sivolella
Pagine:
207 con foto
b/n e colori
e disegni
Editore:
Springer /
Praxis
Publishing
Anno di
prima
pubblicazione:
2020
ISBN:
978-3-030-30880-3
Prezzo: €
29,11
(cartaceo)
/ € 21,39
(ebook)
Link al sito
dell'editore:
https://www.springer.com/gp/book/9783030308803
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