Guida
Ufficiale
Oggi, martedì 10 aprile
2018, parte ufficialmente la spedizione con la quale
l’astronauta italiano Maurizio Cheli proverà
a raggiungere gli 8850 metri della vetta dell’Everest,
passando per il versante sud del monte più alto del
mondo. Con questo articolo diamo alcune informazioni
per seguire la spedizione e i suoi protagonisti.
- 10 aprile 2018:
La partenza è fissata per le ore 19 circa dall’aeroporto
di Malpensa. Direzione Kathmandu,
capitale del Nepal, dove la spedizione si
fermerà per circa 3/4 giorni.
- Soggiorno a
Kathmandu: Nei 3/4 giorni a Kathmandu, il gruppo
sarà impegnato in diverse attività di natura
burocratica, organizzativa e sociale.
In questi giorni infatti
saranno fatti gli ultimi controlli e la suddivisione
dei materiali, con l’obbligo di non superare i 25/30
kg a pacco, da inviare ai “campi” presenti sul
percorso di salita (5 in tutto, compreso il campo
base).
Contemporaneamente i
membri della spedizione visiteranno la Casa
famiglia Sanonani (Sanonani House) di Kathmandu (http://www.sanonani.house/home.html),
fortemente voluta e sostenuta da Marco Camandona
e da sua moglie Barbara.
In quelle ore saranno
ottimizzati i permessi per il trekking nel
parco nazionale, che permetteranno alla spedizione
di accedere all’Everest.
- Transfer Katmandu /
Lukla: la spedizione si trasferirà, a bordo di
un velivolo, a Lukla, da dove partirà il lungo
trasferimento a piedi che li porterà ai 5.534 metri
del campo base.
Si volerà “a vista”,
quindi senza l’utilizzo di strumenti. Una volta
atterrati a Lukla, inizierà il lungo percorso a
piedi, che durerà dai 6 agli 8 giorni per
raggiungere il campo base.
Campo Base: Il
campo base è situato alle pendici dell’Everest, ad
una quota di 5.534 metri. L’arrivo al campo base è
previsto verosimilmente per il 21 aprile. Per questa
spedizione si è optato per l’allestimento di un
campo base “privato”. Infatti, Cheli e i suoi
compagni hanno fatto allestire un campo che avrà
tende personali - una per ogni partecipante - e una
cucina con un cuoco dedicato.
I primi giorni saranno
di assestamento, e permetteranno al fisico di
abituarsi all’altitudine. I 4 saranno impegnati in
allenamenti.
L’ascesa alla vetta
monte Everest: Al contrario di quello che si può
pensare, l’ascesa ad una cima non avviene salendo in
modo continuo e sequenziale. Il corpo, esposto ad un
ambiente limite, e con l’ossigeno che diventa
rarefatto mentre si sale, ha bisogno di abituarsi e
assestarsi. Una situazione che ha bisogno di giorni
di “acclimatamento”.
Intorno al 23/24 aprile,
inizierà una lunga operazione di allenamento e
assestamento che porterà a fare la spola tra i vari
campi, salendo e scendendo continuamente. Salendo il
fisico si “acclima” alle condizioni limite offerte
dall’Everest, e scendendo si ossigena.
Questa attività occuperà
molti giorni, e vedrà anche il pernottamento dei
membri della spedizione nei campi intermedi. Secondo
le previsioni, salvo eventuali problematiche legate
al meteo, i protagonisti dovrebbero ascendere
all’incirca 4 volte, con 4 pernottamenti nei campi
intermedi.
Il raggiungimento
della vetta: “Il giorno della cima”, dovrebbe
avvenire durante una “finestra meteo” prevista tra
il 18 e il 24 maggio. Una volta raggiunta la vetta,
la squadra farà le foto di rito. La discesa dalla
cima durerà per circa 3 giorni.
Curiosità: Tra le
curiosità di questa spedizione, segnaliamo una
bandiera che Maurizio Cheli ha fatto confezionare
con tutti i loghi dei partner della spedizione. Al
rientro, questa sarà ritagliata e i rispettivi loghi
raggiungeranno le aziende di appartenenza.
Cheli porterà sulla cima
del monte più alto della Terra, anche una
copia de “La Stampa” del 22 febbraio 1996, data in
cui è partito per lo spazio a bordo dello Space
Shuttle Columbia per la Missione STS-75.
Ossigeno: Tutta
la fase di acclimatamento avverrà senza l’utilizzo
dell’ossigeno. Le bombole saranno sempre a
disposizione per garantire la sicurezza dei
partecipanti e saranno utilizzate in caso di
emergenza.
Il gruppo cercherà di
abituarsi alla rarefazione dell’ossigeno fino al
campo 3. Questo perché in caso di anomalia delle
bombole, si potrebbe tentare il raggiungimento della
cima senza ossigeno.
Tuttavia l’utilizzo
delle bombole e il completamento della spedizione è
già previsto alla partenza con l’utilizzo
dell’ossigeno.
L’ossigeno sarà quindi
utilizzato dai 7.162 metri del “C3” al
raggiungimento della vetta fissata a 8.850 metri
secondo gli ultimi rilevamenti satellitari.
Come seguire la
spedizione
I membri della
spedizione sono equipaggiati con fotocamere e
videocamere. Compatibilmente con la possibilità di
avere a disposizione una connessione, invieranno
materiale ai membri dello staff in Italia, che
provvederanno a pubblicarlo sui social.
Per Maurizio Cheli il
referente è il suo addetto alle RP digitali
Emmanuele Macaluso, che in collaborazione con
COSMOBSERVER (media partner) coordinerà
informazioni, giornalisti e attività.
Di seguito i canali a
disposizione
Web:
www.mauriziocheli.com/everest-expedition-2018
Facebook:
www.facebook.com/MaurizioCheliEverest2018
Instagram: www.instagram.com/mauriziocheli
-
Cosmobserver (official
media partner)
Web:
http://www.cosmobserver.com
Facebook:
www.facebook.com/cosmobserver
Twitter:
https://twitter.com/thecosmobserver
SCHEDA TECNICA DELLA SPEDIZIONE
- Partenza: 10 aprile 2018
- Membri
della spedizione:
>
Maurizio Cheli (Astronauta – Imprenditore)
>
Marco Camandona (Guida di Maurizio Cheli)
>
François Cazzanelli (Guida di Sergio Cirio)
>
Sergio Cirio (Imprenditore)
- Agenzia organizzazione Locale: Seven Summit
Treck
- Differenza fuso orario: + 3 ore e 45 minuti
- Campi presenti sul percorso di ascesa sul versante
sud:
>
Campo base – “Base camp” (5.334 mt)
>
Campo 1 – “C1” (5.943 mt)
>
Campo 2 – “C2” (6.400 mt)
>
Campo 3 – “C3” (7.162 mt)
>
Campo 4 – “C4” (8.000 mt)
>
Vetta del Monte Everest (8.850 mt)
- Finestra meteo per il raggiungimento della cima:
prevista tra il 18 e il 24 maggio
- Rientro previsto in Italia: fine maggio /
prima settimana di giugno
Emmanuele Macaluso

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