(Un’immagine di
una delle 2 sonde Voyager fornita dalla Nasa)
VOYAGER 1 E 2: 40 ANNI NELLO SPAZIO A SERVIZIO DELLA
SCIENZA
Martedì, 5 settembre
2017
Era il 1977 quando il
Programma Voyager della Nasa portava le
due sonde gemelle sulle rampe di lancio per
un viaggio spaziale che dura ancora oggi. La prima
ad essere lanciata a bordo di un razzo Titan III
fu la sonda Voyager 2. Era infatti il 20
agosto 1977, quando lasciò per l’ultima volta la
Terra da Cape Canaveral, con l’obiettivo
di avvicinarsi ai pianeti Giove e Saturno.
Qualche giorno dopo, il
5 settembre 1977, fu la volta di Voyager 1,
stivata a bordo di un Titan IIIE, che dalla
stessa base della gemella partì verso i due pianeti
giganti, attraverso una traiettoria che avrebbe
superato quella della Voyager 2. La missione si
rivelò un successo dal punto di vista scientifico e
tecnico, con dati e immagini che hanno permesso di
conoscere in modo approfondito molti aspetti dei 2
pianeti, delle loro lune e degli anelli.
Le Voyager attorno
Giove
La prima ad avvicinarsi
a Giove fu la sonda Voyager 1 che nel gennaio 1979
iniziò a fotografarlo. Il passaggio del pianeta
avvenne il 5 marzo dello stesso anno. La sonda
continuò a scattare fino al mese di aprile. Voyager
2 invece, sorvolò il pianeta gigante il 9 luglio
dello stesso anno.
Saturno
Il secondo pianeta ad
essere studiato dalle sonde fu Saturno. Il 12
novembre 1980 Voyager 1 passò nel punto più vicino a
Saturno ad una distanza di soli 120.000 Km, seguita
qualche mese dopo dalla gemella. Era infatti il 26
agosto del 1981 quando la Voyager 2 passò nel punto
più vicino al pianeta.
Furono molte le scoperte
che le sonde hanno portato all’attenzione della
comunità scientifica internazionale, soprattutto in
relazione alle lune dei due pianeti. Quello del
programma Voyager fu un tale successo che continua
ancora oggi. Vista la capacità di funzionamento
delle sonde, si decise quindi di far proseguire le
corse delle sonde verso il sistema solare esterno.
Sistema solare
esterno – Urano, Nettuno e oltre
Dopo il sorvolo di
Saturno da parte delle sonde, le strade di Voyager 1
e Voyager 2 si sono divise. Da questo momento la più
attiva dal punto di vista esplorativo e scientifico
è stata Voyager 2, inviata verso Urano e
Nettuno. Il 24 gennaio 1986 ha raggiunto Urano,
mentre tre anni e mezzo dopo, il 25 agosto 1989, ha
raggiunto Nettuno, fornendo immagini e dati preziosi
per la ricerca scientifica. Voyager 1 invece ha
iniziato direttamente la sua corsa verso l’esterno
del sistema solare in direzione dello spazio
interstellare.
Le sonde oggi
Voyager 1 è attualmente
l’oggetto costruito dall’uomo più lontano dalla
Terra. Il 12 settembre del 2013 la Nasa ha reso
pubblica la notizia secondo la quale, il 25 agosto
del 2012, la Voyager 1 è entrata ufficialmente nello
spazio interstellare, ad una distanza di circa 121
UA dal Sole.
La Voyager 2 è il terzo
oggetto costruito dall’uomo più distante dalla
Terra, dopo la sonda gemella Voyager 1 e la sonda
Pioneer 10. Voyager 2 non supererà mai la 1, ma
dovrebbe “sorpassare” Pioneer 10 intorno al 2023.
Le due sonde del
programma Voyager sono in fase di rallentamento e
secondo i calcoli saranno funzionanti fino al 2025.
Ogni sonda è alimentata da una batteria RTG che ne
permette l’attuale funzionamento seppur in modo
sempre più ridotto. Tuttavia, sarà difficile che il
contatto tra le sonde e la Terra duri fino alla fine
della vita operativa delle due Voyager. Già l’anno
prossimo, nel 2018, dovrebbe smettere di funzionare
correttamente il giroscopio che permette
l’allineamento dell’antenna verso la Terra.
Curiosità
A bordo delle due sonde
è stato installato il “Voyager Golden Record”,
un disco registrato e placcato in oro che contiene
“immagini e voci dalla Terra”. Un messaggio inserito
nel caso entrasse in possesso di eventuali forme di
vita intelligenti. Le istruzioni sono presenti sulla
copertina del disco.
Il nome Voyager è
diventato in diverse culture sinonimo di scoperta
scientifica e divulgazione. In Italia ad esempio, il
nome Voyager è stato scelto come titolo di una
fortunata serie divulgativa in onda sui canali Rai.
Nel resto del mondo sono numerose le imprese
scientifiche che si svolgono sotto questo nome.
E mentre scriviamo
questo articolo, Voyager 1 e Voyager 2 continuano ad
allontanarsi dalla Terra, verso lo spazio
interstellare e oltre.
Emmanuele Macaluso |